Non ci sarebbe errore più grande che dividere oggi il Partito Democratico. Non solo per la contingenza della sfida del Governo ma soprattutto per l’attualità della idea fondativa del PD: l’unità delle grandi culture riformiste e costituzionali in una progetto comune.
Casomai il tema è un altro: aprire di più la comunità dei democratici, ridarle identità e radicamento organizzativo, sconfiggere davvero e non a parole l’ingessatura delle correnti per dare spazio ai territori.
Uniti e capaci di cambiare insieme per essere alla altezza delle sfide che ci aspettano, questa la responsabilità dei democratici italiani.