Non sottovalutiamo la scissione

Considero la scelta di Renzi e di chi lo sta seguendo un grave errore politico. Non viene meno il rispetto per le persone ma credo che dividere il Partito Democratico significhi indebolire le prospettive del riformismo nel Paese. Aldilà della contingenza, anche del sostegno al Governo, la forza del progetto del PD era ed è la scelta di unità fra le grandi culture riformiste e costituzionali in una casa comune.
Dico con sincerità che non mi convince nemmeno una sottovalutazione che vedo presente nel nostro dibattito su quanto è accaduto, quasi che si auspicasse l’uscita di Renzi.
Ora il Partito Democratico non può stare fermo. Serve una stagione che rilanci le ragioni del PD, coinvolga con noi tante forze ed energie. Lo dico anche pensando all’appuntamento elettorale in Emilia-Romagna ed allo sconcerto ed allo smarrimento che rischia di colpire il nostro elettorato, in assenza di una forte iniziativa politica anche nazionale.

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