Sul tema della emergenza abitativa, per quanto mi riguarda, la penso come ho sempre sostenuto. Penso cioè che il tema vada affrontato tenendo insieme legalità e solidarietà. E che sia nel rispetto delle regole che si difendono i più deboli e i diritti di tutti. Non credo siano le occupazioni la risposta al problema e penso anzi che creino una ingiustizia rispetto a chi è in attesa, magari da anni, di un alloggio in qualche graduatoria. Per questo credo debba essere respinto l’uso politico che viene fatto delle occupazioni. Altra cosa è l’ attenzione al dramma che vivono le famiglie coinvolte nelle occupazioni, a partire dai bambini, di cui giustamente si è fatta carico l’Amministrazione comunale di Bologna. Anche verso quei cittadini è giusto che le istituzioni facciano la loro parte. A seguito di tutte queste considerazioni ribadisco che è fondamentale porre prima di tutto il tema della disponibilità degli alloggi sfitti, a partire da quelli di propietà pubblica. È affrontando questo tema in primo luogo che si può rispondere nella legalità al problema della casa. E su questo è importante lavorare tutti con il massimo impegno.