Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio si era impegnato pubblicamente a promuovere una normativa nazionale per tutelare i diritti dei lavoratori della Gig economy: i cosiddetti riders. Eppure, nonostante già esistano in Italia esperienze positive ed efficaci in questo senso, come la Carta promossa dal Comune di Bologna e la legge regionale del Lazio, ancora nessun atto concreto è stato assunto dal governo, nemmeno nel recente provvedimento su reddito di cittadinanza e quota cento. Ho quindi presentato (assieme a Gianluca Benamati e Luca Rizzo) un’interrogazione parlamentare per sapere quali iniziative intende assumere Di Maio e in quali tempi a tutela dei diritti dei lavoratori che si occupano delle consegne a domicilio.