Leggo di un convegno promosso da Carlo Giovanardi e da una “Associazione per la verità”, di cui fa parte l’ ex Generale dell’ aeronautica Tricarico, che ripropone la tesi di una esplosione a bordo come causa della tragedia di Ustica.
L’ Associazione dei familiari delle vittime di Ustica ha chiarito in diverse occasioni in dichiarazioni pubbliche, che la Procura di Roma ha ancora in corso l’ inchiesta su Ustica, che i resti dell’ aereo sono in affido giudiziario al comune di Bologna e, soprattutto, che è stata decisa la desecretazione di tutti i documenti oggetto di numerose dichiarazioni di Giovanardi.
Riproporre la tesi della bomba a bordo è una scelta grave e sbagliata. Dovremmo invece tutti concentrarci sulla priorità per ottenere giustizia e verità per le vittime della strage di Ustica, la cui inchiesta subì da subito iniziative di vero e proprio depistaggio. Si tratta di assumere tutte le opportune azioni verso paesi amici dell’ Italia per avere tutte le informazioni in loro possesso su una vera e propria azione di guerra nei cieli del nostro Paese. Con altri colleghi ho assunto diverse iniziative su questo alla Camera.
Il 27 giugno sarò in Comune a Bologna, a fianco della Associazione dei familiari delle vittime di Ustica, per sostenere la loro battaglia per la verità e la giustizia