Un rinvio a giudizio ingiusto quanto è stata ingiusta la detenzione preventiva reiterata per ben 500 giorni. Patrick Zaki viene perseguitato senza che abbia commesso alcun crimine, ma solo per le opinioni che ha espresso.
Noi continueremo a difendere la libertà di espressione ovunque nel mondo, anche e soprattutto in quei paesi dove è più difficile. Il rispetto della sovranità di un paese oggi lascia il posto all’indignazione e al dispiacere: perché la libertà di un ragazzo è un prezzo troppo alto da pagare anche alla ragion di stato.
Chiediamo al governo italiano di vigilare sulla detenzione e sul rispetto dei diritti umani di Zaky anche in carcere. Non lo lasceremo solo e non lasceremo solo la sua famiglia