Per un Partito Democratico più forte e radicato

Rispetto alla discussione che si è aperta nel PD di Bologna e ad alcuni articoli della stampa locale mi pare giusto ribadire il mio punto di vista, che ho detto in tante occasioni.
Io mi batto per un Partito Democratico più forte e radicato, credo più che mai al progetto del PD e penso che rappresenti la speranza per il futuro dell’Italia e per una nuova stagione della Sinistra in Europa.
Credo che il PD debba lavorare ad un nuovo Centrosinistra, che nasca dal basso e di cui il Partito Democratico sia il primo protagonista, senza arroganza ed in un progetto che sia aperto ed inclusivo.
Non farò un congresso contro Renzi, che stimo, ma per il candidato, Orlando, che meglio interpreta, a mio avviso, la grande priorità di oggi: unire il PD per unire il Centrosinistra. Chiunque vinca sarà anche il mio Segretario e con lui lavorerò con lealtà e impegno, come ho sempre fatto. E credo che tutti debbano fare lo stesso, a partire dai toni che si usano nel confronto congressuale.
Fin dall’ mpegno per il Sì al referendum ho lavorato per scongiurare la prospettiva di una divisione nel Partito Democratico. Considero la scissione un tragico errore e l’ho sempre contrastata. Credo che a quella scelta sbagliata si risponda efficacemente solo con un progetto unitario, che riporti ad un impegno comune nel Centrosinistra, e magari anche nel PD, i tanti che oggi non sono più con noi e si sono allontanati in questi anni. La Sinistra ed i progressisti nella storia del Paese hanno sempre perso quando si sono divisi e oggi più che mai la nostra priorità è ricostruire le ragioni dell’unità.

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