Un lavoro serio e immediato per il riconoscimento, tramite legge, dello stato giuridico delle vittime. È l’impegno che abbiamo preso questa mattina con i famigliari dei ragazzi rimasti uccisi nella strage dell’Istituto Salvemini. Dopo 31 anni abbiamo voluto riportare l’attenzione sul disastro dell’aereo militare in avaria che causò la morte di 12 studenti in una scuola di Casalecchio sul Reno, il 6 dicembre 1990. Abbiamo ospitato la proiezione del film “Per sempre giovani” proprio alla Camera perché siamo convinti che le istituzioni che allora attraverso l’avvocatura dello Stato difesero l’operato della struttura militare piuttosto che le ragioni delle vittime, ora si debbano schierare con le famiglie.
Già dai prossimi giorni vogliamo avviare l’iter di un provvedimento che garantisca alle vittime di essere riconosciute in quanto tali, di essere trattate in modo rispettoso e sensibile e senza alcuna discriminazione riconoscendone la condizione personale, le necessità, il diritto al recupero di una pienezza di vita, impegnando su questo i livelli istituzionali a cui facciamo riferimento. È il modo con cui vogliamo onorare la memoria di vite ingiustamente spezzate.