Interrogazione al Governo sull’agitazione dei lavoratori di igiene ambientale

La massiccia agitazione dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale, dopo 30 mesi di trattative senza esito, non può e non deve passare inosservata. Le motivazioni alla base della protesta sono condivisibili perché vanno ad inficiare la dignità ma anche i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di un settore che risulta essere strategico per la tenuta delle condizioni igienico-sanitarie e del decoro urbano delle nostre città. Oltre alla questione salariale ed al mancato rinnovo contrattuale c’è il rischio che condizioni di lavoro inadeguate possanoprodurre effetti negativi nonché disagi sia per le nostre città che non verrebbero pulite in maniera adeguata, con grande danno d’immagine per il settore turistico, che per i cittadini residenti, costretti a vivere, fianco a fianco con cumuli di immondizia o peggio ancora con ratti e altri tipi di animali.

Ho presentato (assieme ai deputati Fabbri e Lenzi) un’interrogazione al Governo per sapere cosa intende fare per quanto di sua competenza, per agevolare la ripresa della trattativa al fine di salvaguardare la dignità e i diritti dei lavoratori, nonché il decoro del nostro paese che intende fare del turismo uno degli asset economici nazionali.

 

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