Oggi sono intervenuto in Aula per ricordare Renzo Imbeni, a 15 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 22 febbraio 2005. Renzo Imbeni è stato uomo delle istituzioni, bravissimo amministratore, protagonista del progetto europeo, dirigente politico di grande forza morale. Per chi vi parla è stato anche un caro compagno e un caro amico e, soprattutto, un maestro di vita e di politica. Esponente della sinistra italiana, riformista e portatore di una solida cultura di governo, Imbeni è stato dirigente di partito e, prima ancora, alla guida dei giovani comunisti e, poi, amatissimo sindaco di Bologna. Mai fazioso, attento alle ragioni di tutti e sempre pronto a mettere le istituzioni al primo posto. Eletto al Parlamento europeo ne è stato vicepresidente e ancora oggi, nelle istituzioni europee, il suo nome è circondato da tanta attenzione e affetto. Fra le sue tante intuizioni di politica europea sta la centralità che ha sempre attribuito al dialogo inter-mediterraneo e alla scelta radicale di puntare sul ruolo del Parlamento e di una Unione che scegliesse con determinazione la strada dell’unità politica e democratica. A Bologna è nata la Fondazione Imbeni, presieduta da Rita Medici Imbeni, di cui sono onorato di essere uno dei soci promotori, che lavora prima di tutto alla promozione di occasioni di riflessione e studio sul suo pensiero politico, davvero di grande attualità