Nei giorni più difficili del lockdown, quando le strade erano percorse solo dalle auto delle forze dell’ordine e dalle autombulanze e in giro solamente chi costretto da ragioni di lavoro, non era raro incrociare qualche sindaco o amministratore locale aggirarsi per le strade della sua città, del suo comune, del suo piccolo centro.
A rendersi conto di persona, a raccomandarsi, a rassicurare se possibile. Perché i sindaci hanno vissuto in prima linea la drammatica chiusura del paese e hanno fatto fronte, come hanno potuto, a tutte le richieste delle loro comunità.
Il governo centrale ha provato fin da subito a stare loro vicino con i primi provvedimenti: già a marzo un Dpcm del presidente Conte anticipò ai comuni più di 400 milioni di euro per far le esigenze più urgenti: buoni spesa e prime necessità. Un impegno immediato e legato all’emergenza, mentre più tardi nel Decreto Rilancio sono stati inseriti ulteriori risorse e provvedimenti, che l’Anci chiede giustamente di rafforzare e implementare. Continua a leggere su Huffighton Post