Nei giorni scorsi la Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi ha deciso di negare l’estradizione richiesta dall’Italia per i 10 ex terroristi rossi arrestati nell’ambito dell’operazione ‘Ombre rosse’ nell’aprile 2021. Tale decisione si basa su una distorta interpretazione degli art. 6 ed 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, in contrasto con quanto indicato dalla stessa Corte EDU in occasione di vicende analoghe. L’accaduto ha fortemente colpito l’opinione pubblica memore delle sofferenze provocate dagli anni bui del terrorismo e dalla tragedia che colpì molte famiglie italiane. Alcune associazioni, in particolare l’Aiviter, l’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo, si sono fatte portatrici del disagio e delle preoccupazioni provocate dalla sentenza francese, sia per il valore in sé che come precedente.
Da tempo un gruppo trasversale di deputati è impegnato a ridefinire i contorni legislativi del sostegno alle famiglie colpite dal terrorismo rosso e nero. Noi 7 deputati che abbiamo lavorato, per i rispettivi gruppi parlamentari, alla stesura di quel testo di legge abbiamo presentato oggi una interrogazione al Governo su quanto accaduto. Pensiamo infatti che sia responsabilità di tutte le istituzioni del Paese difendere e promuovere il diritto delle vittime e dei familiari delle vittime ad avere giustizia.
Nella interrogazione chiediamo al Ministro degli Esteri quali iniziative intenda assumere perché l’Italia sia messa in condizioni di esercitare il diritto alla giustizia per efferati atti di sangue che hanno colpito cittadini italiani e che hanno visto protagonisti e responsabili – come accertato da sentenze passate in giudicato – altri cittadini italiani.
Andrea De Maria (PD)
Galeazzo Bignami (FDI)
Marco Di Maio (IV)
Federico Fornaro (LEU)
Andrea Orsini (FI)
Giulia Sarti (5 Stelle)
Gianni Tonelli (Lega)