Zaki sia libero di tornare ai suoi studi e alla sua città di adozione, Bologna. Domani conosceremo le decisioni dei giudici egiziani, ma non lasciamo solo Patrick in queste ore di ansia e attesa. Non lo abbiamo mai fatto in due anni: io stesso sollevai per primo in Parlamento la preoccupazione per quello che stava accadendo allo studente dell’Alma Mater. Ventidue mesi fa come oggi non è in gioco solo il futuro di un brillante studioso, ma anche la tutela dei diritti umani ovunque nel mondo. E per l’Italia anche un modo di promuovere insieme ai valorii costituzionale la nostra dignità nazionale. Vale per la completa assoluzione di Zaki e per la richiesta di giustizia per l’omicidio di Giulio Regeni.