La memoria degli anni più difficili del nostro Paese non può e non deve essere utilizzata come clava per portare avanti progetti revisionistici. Per questo, l’approvazione dell’emendamento che onora i militari morti dello Scirè sottolinenando la responsabilità dei regimi nazionalsocialista e fascista è stata un passo importante per scongiurare un pericoloso tentativo di riscrittura della storia, promosso da alcuni gruppi parlamentari di maggioranza. L’antifascismo è la radice della nostra democrazia, per questo, nel ricordare e onorare i militari italiani caduti tra il giugno del 1940 e l’8 settembre del 1943, non possiamo dimenticare le responsabilità di chi li ha portati a morire dalla parte sbagliata della storia. È giusto rendere omaggio ai marinai del sommergibile Scirè, ma è altrettanto importante farlo nel corretto quadro storico in cui persero la vita, e con una chiara valutazione storica di quegli eventi. L’ho detto intervenendo alla Camera durante l’esame del provvedimento che rende omaggio ai militari morti nell’agosto del 1942 a bordo del sommergibile Scirè nella baia di Haifa.