L’iniziativa del Comune di Bologna, per una carta dei diritti del lavoro digitale, rappresenta un riferimento importante per una battaglia di civiltà di grandissimo valore. Sicurezza sul lavoro, equo compenso, libera attività sindacale rappresentano diritti fondamentali in una società democratica e sono negati oggi a quei lavoratori. È grave e preoccupante che le grandi multinazionali abbiano rifiutato di firmare la carta dei diritti. Io e Gianluca Benamati, presenteremo una proposta di legge, che si ispirerà alla carta dei diritti promossa dal Comune di Bologna. Le istituzioni devono fare la loro parte, per quei lavoratori e quei cittadini che non possono essere lasciati soli. La democrazia è forte e vive proprio se sa affermare i diritti dei più deboli e promuovere la giustizia sociale, come ci insegna la Costituzione.