La scomparsa di Marta Murotti mi addolora profondamente. Ho perduto una amica e compagna carissima. Il suo impegno ha conosciuto molte stagioni. Dall’attività nelle organizzazioni femminili, fra le lavoratrici e nel sociale, all’impegno nella Federazione del PCI, dal Consiglio comunale di Bologna alla Giunta della Regione Emilia-Romagna e soprattutto all’esperienza di grande rilievo come Sindaca di Zola Predosa. La sua presenza discreta e costante non si è esaurita dopo la lunga vicenda nelle istituzioni. Ero Sindaco a Marzabotto quando Marta , allora Presidente della Filef, portava avanti, in molte occasioni con la nostra comunità, le sue iniziative per gli emigrati italiani e la loro storia così importante per l’Italia e per il territorio bolognese, e poi -fra le prime- per gli immigrati nel nostro paese. Aveva ricevuto nel 2004 il prestigioso Premio Provincia di Bologna proprio per la pluralità e il valore del suo percorso di donna protagonista della vita della nostra realtà. Negli anni più recenti aveva dedicato tempo e passione a raccontare, scrivendo, episodi della storia della Sinistra a Bologna che aveva vissuto. Mi unisco ad dolore e alla commozione dei suoi cari e dei tanti che l’hanno conosciuta.