Interrogazione sulla Uno Bianca

Ho depositato, come avevo annunciato, la seguente interrogazione:

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

DE MARIA, … — Al Ministero della Giustizia — Per sapere – premesso che:

la vicenda criminosa della Uno Bianca rappresenta ancora oggi una ferita aperta nella memoria della collettività emiliano romagnola e non solo, data l’efferatezza dei crimini perpetrati, la durata nel tempo delle azioni criminose e le funzioni di pubblica sicurezza ricoperte dai criminali all’epoca delle stesse;

Marino Occhipinti prese parte a numerose azioni della banda tra cui l’assalto a un furgone della Coop di Casalecchio di Reno, il 19 febbraio 1988, durante il quale è morta una guardia giurata e per questo è stato condannato alla pena dell’ergastolo;

Occhipinti, come altri membri della banda, al momento dell’arresto – avvenuto il 29 novembre 1994 – era in servizio presso la squadra mobile di Bologna in qualità di vice-sovrintendente della sezione narcotici della Squadra mobile;

a Marino Occhipinti il giorno 11 gennaio 2012 è stata concessa la semilibertà;

nello scorso mese di agosto il Tribunale di Sorveglianza di Padova ha concesso a Occhipinti di trascorrere un soggiorno di una settimana a Breuil, in Val d’Aosta, dove era stato invitato per un’iniziativa di Comunione e liberazione e Cooperativa Giotto, con cui lavora da oltre 15 anni;
la notizia del ‘permesso premio ha acceso vivaci polemiche sui mezzi di stampa e nell’opinione pubblica;
ciò che è più grave, ha suscitato le reazioni indignate dell’Associazione dei familiari delle vittime della Uno Bianca che, per bocca della sua presidente, Rosanna Zecchi, ha stigmatizzato la decisione del Tribunale con parole dure: “I nostri morti non possono fare quello che vogliono. Sono molto arrabbiata, non trovo che sia giusta una cosa così. Che giustizia è? L’ergastolo deve essere a vita”;
le leggi hanno validità erga omnes e come tali vanno applicate, tuttavia le vicende giudiziarie relative a eventi delittuosi particolarmente odiosi e di straordinario impatto sull’opinione pubblica, richiederebbero di essere gestite con estrema attenzione e sensibilità ai diritti e ai sentimenti delle vittime.

– se è a conoscenza delle motivazioni che hanno portato i giudici a concedere il permesso di cui sopra a Occhipinti e se ritiene, alla luce della normativa, dei precedenti e dei procedimenti previsti di approfondire le problematiche sollevate dai familiari delle vittime.

Condivi la pagina su: