Ecco il testo dell’interrogazione che ho presentato in commissione relativo al saluto romano sul campo del Marzabotto:
INTERROGAZIONE IN COMMISSIONE
Oggetto: Saluto romano sul campo del Marzabotto
DE MARIA — Al Ministro per lo sport. — Per sapere – premesso che:
il gesto compiuto dal calciatore del Futa 65 Loiano-Monghidoro Eugenio Luppi, che il 12 novembre 2017 sul campo del Marzabotto ha esultato dopo il gol esibendo il saluto romano e mostrando la maglietta col tricolore e l’aquila imperiale della Repubblica sociale italiana, è stato un atto di straordinaria gravità. L’interrogante ritiene che, per il luogo in cui è stato compiuto – Marzabotto, città simbolo della ferocia nazifascista – il saluto romano assume i tratti di una profanazione inaccettabile;
la popolarità che il gioco del calcio ha sempre avuto nel nostro Paese impone un’attenzione straordinaria su episodi di questo genere;
il clima che ormai da tempo permea anche gli stadi, si pensi a quanto avvenuto in occasione della lettura di brani del diario di Anna Frank, fa oggi del calcio un banco di prova decisivo per riaffermare i valori di libertà e democrazia che sono a fondamento della Repubblica;
Eugenio Luppi non è stato allontanato dai campi di gioco, ma indosserà la maglietta del Borgo Panigale squadra del Bolognese che disputa il campionato di promozione. Luppi infatti potrà essere schierato, poiché la sua esultanza non è stata riportata nel referto arbitrale;
il giocatore e il suo ex club sono sempre in attesa della sentenza da parte della procura federale della Figc;
ferma restando l’autonomia dell’ordinamento sportivo, sarebbe opportuno, ad avviso dell’interrogante, che la Figc adottasse ogni iniziativa necessaria a sanzionare l’accaduto, anche al fine di scongiurare il ripetersi di fatti analoghi in futuro –:
se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine promuovere i valori delle libertà e della democrazia anche nell’ambito delle attività sportive, contrastando il diffondersi, soprattutto tra le giovani generazioni, di ideologie neofasciste, xenofobe e razziste, incompatibili con i princìpi costituzionali.