Quello che sta accadendo all’Università di Bologna, con la pubblicazione di vere e proprie “liste di proscrizione” dei docenti che hanno espresso solidarietà al Prof. Panebianco ed il conseguente annuncio di azioni contro di loro, è di una gravità eccezionale.
La minaccia alla libertà di insegnamento ci riporta indietro agli anni bui dell’eversione e del terrorismo o a quelli della dittatura fascista. Auspico la massima determinazione di tutte le istituzioni competenti nel contrastare quello che sta accadendo e, nello stesso tempo, la più ferma condanna da parte di tutte le forze politiche e sociali della Città