Credo sia un errore forzare in una discussione pubblica l’ impegno che deve unirci nella condivisione delle regole per il Congresso del PD. Non contesto ad esempio la buona fede di chi avanza la proposta del voto online per le primarie, che ad oggi non è previsto dalle nostre regole e dal nostro Statuto. Personalmente però vedo molti aspetti negativi in questa ipotesi. Rispetto alla trasparenza e certezza del voto, a una minore propensione ad una partecipazione diretta dei cittadini che è un grande patrimonio delle nostre primarie, a quello che ci dice l’ esperienza di forze politiche che utilizzano questo strumento. Penso che la certezza della platea congressuale e la garanzia che chi partecipa alle nostre primarie sia effettivamente elettore del PD rappresentino una priorità, nella certificazione degli iscritti come nel voto alle primarie. La nostra bella e giusta scelta di larga partecipazione democratica, che ci caratterizza fra le forze politiche, trae forza e credibilità da regole certe e dal fatto che tutti i nostri militanti siano certi che non ci facciamo scegliere da altri i nostri gruppi dirigenti.