Qualche riflessione sul confronto Renzi Smuraglia

Il dibattito alla Festa de l’Unità di Bologna sulle riforme costituzionali fra Matteo Renzi e Carlo Smuraglia è stata davvero una bella occasione di democrazia. Un confronto sui contenuti, caratterizzato da un grande rispetto reciproco. Un grande merito di Renzi avere invitato Smuraglia e di questi l’avere accettato. Il confronto di giovedì scorso mi rende molto orgoglioso del mio Partito, il PD. Si parla tanto di partecipazione e democrazia diretta però una sola comunità politica in Italia discute così. A viso aperto. Tra la gente. Con il suo Segretario, Presidente del Consiglio, che si confronta senza timore, per ricevere consensi certo ma anche contestazioni. La finta democrazia del blog dei 5 Stelle, che nasconde come stiamo scoprendo sedi opache di decisione e lotte fratricide lontane dai cittadini, o un centrodestra senza radicamento organizzato non si misurano su questo terreno. Da qui due riflessioni. La prima: la democrazia italiana ha bisogno di soggetti politici veri, forti e popolari. Su questo teniamo il punto e facciamo crescere la consapevolezza nel Paese. Rafforzare le istituzioni, anche con le riforme costituzionali, è fondamentale ma non basta: senza la partecipazione vera dei cittadini la nostra Repubblica sarà più debole nell’ affrontare le sfide che ha di fronte. La seconda: il PD ha in sé una risorsa fondamentale. I nostri militanti, la nostra rete organizzata, tanti volontari che fanno vivere una bella politica dalle amministrazioni locali alle feste de l’ Unità, tanti giovani pieni di ideali e di passione politica, come quelli della Scuola di formazione Classedem. Una risorsa che dobbiamo tutti insieme valorizzare. Sapendo che investire sulla organizzazione del PD rappresenta una fondamentale priorità politica, per l’Italia prima che per noi democratici. In questo senso è molto importante lelaborazione del gruppo di lavoro sulla riforma del Partito, che sta arrivando a definire proposte da discutere poi sul territorio. Rinnovare la nostra organizzazione per essere ancora di più radicati nella società italiana è la sfida che dovremo sapere affrontare

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