No vax a Bologna. Una ferita le parole contro Liliana Segre

La lettera aperta di Gian Marco Capitani, nella sua ambiguità, non chiude certo la ferita aperta con gli insulti a Lialiana Segre. Da Bologna, città Medaglia d’oro della Resistenza, nel giorno in cui tanti bolognesi hanno partecipato alla grande manifestazione antifascista di Cgil, Cisl e Uil a Roma, venga un messaggio univoco di solidarietà alla Senatrice Segre. Non è accettabile che la sacrosanta liberà di manifestare il proprio dissenso, che è giustamente garantita in democrazia, scenda sul piano della intolleranza verbale, come in questo caso.

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