La giusta difesa della laicità delle istituzioni non diventi discriminazione al contrario

Chi conosce la mia biografia sa bene qual’ è la mia cultura politica e civile. Fin da ragazzo mi sono battuto per la laicità delle istituzioni pubbliche. Devo però dire francamente che non vedo come una benedizione data in una scuola, fuori orario di lezione e con partecipazione strettamente volontaria, possa violare quei principi di laicità. Il doveroso rispetto per tutte le fedi religiose, ed anche per chi sceglie di non essere religioso, non deve tradursi in una specie di discriminazione al contrario. Non contesto la buona fede di chi si è rivolto al Tar come quella dei giudici che si sono espressi, ma così la vedo. La libera espressione della propria fede religiosa, in questo caso cattolica, se non imposta agli altri ma vissuta con rispetto per i diversi punti di vista, rappresenta una ricchezza per la nostra comunità.

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