Ho depositato oggi una interrogazione sul Teatro Comunale di Bologna

Ho depositato oggi l’interrogazione che segue al Ministro per i Beni e le ’Attività culturali, sul Teatro Comunale di Bologna.

Premesso che:

  • il contributo Fus 2018 per il Teatro Comunale di Bologna è stato tagliato di 600mla € rispetto al 2017, in aggiunta ad un taglio di 300mla € sul Fondo di sostegno per il risanamento;
  • nel 2009 il contributo Fus assegnato su base annua al Teatro Comunale era di circa 15 mln€, mentre oggi questo contributo si assesta, dopo meno di 10 anni, a 8,5 MLN€, con una decurtazione che si avvicina al 50%;
  • a fronte di questo taglio, si é sopperito con alcune operazioni lungimiranti che ad oggi permettono al Teatro di stare in piedi e offrire una produzione di qualità internazionale, che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Prova ne é l’inaugurazione della stagione 2019 del teatro con il Trovatore per la regia di Robert Wilson. In particolare vi è stato il taglio spontaneo da parte di tutti i lavoratori dei premi di produzione, per un risparmio di 1,5 MLN€ annui, dall’anno 2011 e la riduzione del personale di 30 unità nel settore amministrativo e tecnico, sono un risparmio di 1,5 MLN€ l’anno dal 2017. Vi è poi stato dal 2013 il blocco del turnover su tutto il personale e complessivamente, negli ultimi 10 anni, il personale è sceso da circa 300 unità a 225 unità e il costo del personale, che arrivava a toccare i 17,5MLN €, oggi sfiora i 13,5 MLN€, con un risparmio di 4mln annui;
  • Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna, sono intervenuti, in modo assai rilevante, con contributi sia ordinari sia straordinari e conferimenti patrimoniali che hanno di anno in anno garantito la solidità gestionale e il prestigio artistico del teatro. I contributi ordinari sono passati rispettivamente da 1,5 MLN a 2,5 MLN per il Comune e da 1,5 MLN a 3 MLN da parte della Regione;
  • sul profilo gestionale il Comunale ha messo in sicurezza il suo stato patrimoniale aderendo al piano di risanamento della Legge Bray n.112, che ha permesso di spalmare il debito di 24,5 MLN € (tra i più contenuti rispetto alle fondazioni lirico sinfoniche) su un muto trentennale con tasso agevolato.
  • le politiche di comunicazione e marketing sul pubblico sono all’avanguardia a livello nazionale, soprattutto relativamente all’accesso ai giovani. il Comunale, grazie alla convenzione con l’Università di Bologna che stabilisce un prezzo simbolico di soli 10€ (per qualsiasi posto dalla platea al loggione e su qualsiasi data) a tutti gli studenti, ha aumento in maniera esponenziale la fruizione dell’Opera al pubblico under 30. Sono infatti migliaia le presenze di studenti nelle varie opere. Dall’analisi dei dati di biglietteria emerge un costante aumento del pubblico con una progressiva riduzione del costo dei biglietti, intendendo la mission del teatro quale servizio al cittadino, allargando gradualmente la possibilità di partecipare all’Opera a fasce meno abbienti della popolazione;
  • è stato chiesto a tutti i Teatri Lirici di rientrare dal debito e di stabilire un pareggio strutturale di bilancio entro l’esercizio del 2018; il Teatro Comunale di Bologna ha fatto bene i “compiti a casa”, riducendo di 4 MLN annui il costo del personale nel totale rispetto delle parti sociali, lavorando di concerto con le istituzioni locali Regione e Comune che hanno aumentato il contributo per sopperire alle mancanze ministeriali, ha aumento il pubblico puntando sulle nuove generazioni, ha aumentato i contributi privati arrivando a 1,3 MLN€ annui e annoverato tra i partner privati importanti marchi come Lamborghini e Alfasigma.

Si chiede:

  • su quali basi le commissioni ministeriali scelgono le ripartizioni del contributo Fus alle fondazioni lirico sinfoniche;
  • per quali ragioni si é deciso il taglio di 600mila euro per il Teatro Comunale di Bologna quest’anno, malgrado le iniziative virtuose fin qui ricordate, mentre altri teatri hanno registrato incrementi nel contributo;
  • se si ritenga di dare certezza ai bilanci del Teatro e degli altri teatri, almeno prevedendo di definire con certezza per un triennio l’ammontare del contributo nazionale;
  • se il Ministro sia a conoscenza di quanto fin qui ricordato, relativamente al Teatro Comunale di Bologna, se intenda assumere iniziative in merito.

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